40. La riva del mare - Zona Pastorale Borgo Panigale e Lungo Reno | Arcidiocesi di Bologna

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40. La riva del mare

La zona pastorale > Ambito catechesi
Mt 4

18 Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori.
19 E disse loro: "Seguitemi, vi farò pescatori di uomini".

Gv 21

1 Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così:
2 si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli.
3 Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: "Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla.
4 Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù.
5 Gesù disse loro: "Figlioli, non avete nulla da mangiare?". Gli risposero: "No".
6 Allora disse loro: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci.
7 Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: "È il Signore!". Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare.
8 Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri.

Di frequente nei vangeli le scene che vi vengono descritte si svolgono presso la riva del mare, ho scelto due brani fra i tanti che, in un certo senso, aprono e chiudono la frequentazione di Gesù di questo  luogo particolare.
Sono anche due brani il cui contenuto aiuta a cogliere la valenza simbolica che ha questo luogo, aiutano a comprendere cosa si cela sulla evangelica presenza di Gesù in “riva al mare”.

La sapienza antica di Israele, un popolo che a differenza di alcuni suoi vicini come Fenici e Greci non aveva alcuna tradizione marinara, aveva colto nel mare il simbolo di una potenza formidabile, ostile e assolutamente pericolosa quando si scatena. Una potenza a cui solo Dio aveva posto i confini (Gen 1, 9ss la creazione) e a cui era in grado di comandare (Es 14-15, l’apertura del mar Rosso).

La sapienza rabbinica dei tempi di Gesù vedeva nel mare il luogo opposto alla terra, luogo nel quale l’uomo senza più non può camminare e quindi non vi può vivere, l’immagine del male, il luogo delle potenze avverse all’uomo (Dan 7, 2-7 Le terribili quattro bestie che salgono dal mare).

Gesù, il Salvatore, si reca fin sulla riva del mare quindi sino ai confini del male, per cercare l’uomo e salvarlo. A volte, su una barca (che è la Chiesa), entra anche all’interno stesso del mare, ed è in grado di placarne la furia (Mc 4, 35-41) rivelando la sua natura divina.
La riva del mare è nei vangeli il luogo in cui si passa dalla incredulità alla fede, dall’incertezza al seguito di Gesù, è il luogo in cui si diventa discepoli e si può cominciare a portar frutto per l’avvento del Regno di Dio.

Il suo aiuto non verrà a mancare e il brano di Giovanni lo dimostra, anche quando gli sforzi umani (personali o della Chiesa stessa) sembrano inefficaci e ogni frutto sembra acerbo e lontano.
Cerchiamo quindi di fare attenzione, nei momenti di difficoltà il Signore è al nostro fianco, Il Signore si avvicina, il Signore saprà come sostenerci. Mai mancare di speranza.
Uno dei suoi sostegni più efficaci è sempre offerto tramite sua madre, Maria Santissima, che ci apprestiamo ad onorare con il S. Rosario.
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