49. Sale e luce del mondo
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Mt 5
13 Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte,
15 né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.
Siamo entrati in avvento, il Signore è vicino, secondo quanto ha detto Giovanni nel Prologo del suo vangelo tra poco con la nascita di Gesù: “la luce splenderà nelle tenebre” (Gv 1, 5).
Siamo abituati a guardare al Natale come degli spettatori di un evento che vede altri attori in scena: Gesù, Maria, Giuseppe, gli angeli, i pastori, i magi, ecc. ecc. ma il brano di Matteo che abbiamo ascoltato ci proietta in un altro ruolo, quello degli attori, noi siamo divenuti gli eredi di Gesù, ora tocca a noi essere sale ed essere luce al suo servizio.
Il Natale, la nascita del Signore Gesù e i sacramenti che ne derivano, ci arricchisce di verità e grazia, con esse la nostra vita assume un sapore speciale e nel nostro animo si accende una luce che non tramonta, noi battezzati non possiamo tradire quanto la grazia ha compiuto in noi.
Con la stessa gioia con cui attendiamo il Natale manifestiamo la nostra fede, con umiltà offriamo la nostra testimonianza, essa nelle mani di Dio diverrà uno strumento con cui egli edificherà il suo regno.